Appunti

5. Fake news

 l termine inglese fake news (letteralmente in italiano notizie false) indica articoli redatti con informazioni inventate, ingannevoli o distorte, resi pubblici con il deliberato intento di disinformare o di creare scandalo attraverso i mezzi di informazione. In particolare, una notizia falsa online è come un virus: si diffonde a un ritmo esponenziale e più persone contagia, maggiori sono i danni e più diventa difficile debellarla. Spesso le soluzioni a tale problematica sono simili ai programmi antivirus, aventi l’obiettivo di identificare la fonte primaria della notizia falsa e bloccarla in tempo affinché quest’ultima non possa “infettare” ulteriori utenti.

Vi sono vari tipi di creatori o diffusori di bufale:

  • Siti web che pubblicano notizie false con foto e titoli sensazionalistici per attirare clic sulle proprie pagine e guadagnare con le visualizzazioni  degli annunci online. Questi siti sono  pericolosi perché spesso contengono malware o altre minacce informatiche. 
  • Attori sociali che utilizzano le fake news per manipolare l’opinione pubblica, ad esempio per screditare un certo personaggio politico, creare consenso intorno a temi sensibili come l’immigrazione o il terrorismo o addirittura influenzare i cittadini prima delle elezioni.
  • Utenti di Internet a cui piace condividere notizie e contenuti sui social media, senza verificarli. 

Oggi ad alimentare il meccanismo delle fake news provvedono anche vere e proprie troll farm 

Troll deriva dall'omonima figura della mitologia nordica, ma in rete indica  una persona  che interviene nelle discussioni con il solo intento di provocare e deviare la conversazione. Solitamente i troll pubblicano messaggi insensati e offensivi nei luoghi destinati al confronto come le community o le sezioni dei commenti. Un motto diffuso tra le persone più esperte di dinamiche virtuali è "non alimentare i troll" ("don't feed the troll"), che invita a ignorare questo tipo di comportamento, il cui scopo è accentrare l'attenzione su di sé o, nel caso dei troll che seguono un’agenda politica, sulla causa che supportano.

Quando le azioni dei singoli troll vengono coordinate da un'organizzazione appositamente nata per creare conflitti nelle community, si parla di troll farm. Durante le indagini sull'influenza che la Russia avrebbe avuto sulle elezioni presidenziali Usa,sono emersi anche i nomi di dodici impiegati della Internet Research Agency, una troll farm avviata dal governo russo per diffondere, attraverso finti profili social, disinformazione in particolare contro i candidati avversari (sia del partito repubblicano, sia democratico) di Donald Trump.